Numero 2/2015MARIO TEDESCHI Libertà di informazione e fattore religioso
Numero 2/2015FABIO VECCHI Lettura a Magdi Cristiano Allam, «Il Corano», Elledici Leumann, Torino, 2008, edizione speciale per Il Giornale, Biblioteca delle libertà, 2015, pp. I-XLII e 1-400.
Sommario
1. Introduzione. Il ruolo concorrente, ma non strumentale, del fattore confessionale nella vicenda bosniaca – 2. L’eredità di Dayton, tra limiti macroscopici e opportunità perdute: il fattore confessionale isolato dal «convitato di pietra» del riformismo debole – 3. I segni dell’assetto democratico eterodiretto nella Costituzione di Dayton (1995) e il ruolo del fattore religioso nella giurisprudenza della Corte costituzionale di Bosnia-Erzegovina – 4. Il perenne confronto tra nazionalismi e status delle minoranze e il suo riaffiorare nella questione del «diritto al ritorno» - 5. La legislazione primaria sulla libertà religiosa. a) La legge sulla libertà religiosa, n.5, del 28 gennaio 2004; b) La legge contro la discriminazione (n.405, del 23 luglio 2009); c) La legge sui diritti umani e l’Ombudsman in Bosnia-Erzegovina (l. nel testo emendato il 22 gennaio 2004) – 6. . La legislazione strumentale alla libertà confessionale in Bosnia-Erzegovina. a) La legislazione scolastica e lo spettro del segregazionismo etnico; b) La legislazione di tipo associativo e di servizio: la Legge sul volontariato (2008), la Legge sulle associazioni e le fondazioni (2010) e la Legge sui registri dello stato civile (2012); c) La legislazione sul procedimento amministrativo (2004) a livello centrale e regionale. Cenni. La legge sui giovani (2010); d) Gli strascichi ideologici della riforma agraria (1946) nella legislazione proprietaria; e) La legislazione sul diritto matrimoniale e di famiglia; f) La tutela della libertà religiosa nelle strutture organizzative «separate» e nell’impiego lavorativo – 7. Il quadro dei rapporti interni ed esterni tra le Chiese e Comunità confessionali. a) La Chiesa cattolica e la rinnovata età concordataria; b) La Comunità islamica. Il nuovo corso laicizzante e politicamente moderato; c) La Chiesa Ortodossa Serba in Bosnia-Erzegovina. I nuovi fronti della «custodia» del nazionalismo balcanico – 8. Le comuni dichiarazioni interconfessionali di intenti nel dopo-Dayton per la ricostituzione delle istituzioni e del dialogo interreligioso – 9. La Bosnia-Erzegovina nella prospettiva dell’integrazione europea
Table of contents
1. Introduction. The concurrent but not instrumental role of the confessional factor in the Bosnian affair - 2. The legacy of Dayton, between macroscopic limits and lost opportunities: the confessional factor isolated from the "stone guest" of weak reformism - 3. The signs of other-directed democratic structure in the Dayton Constitution (1995) and the role of the religious factor in the jurisprudence of the Constitutional Court of Bosnia-Herzegovina - 4. The perennial confrontation between nationalisms and the status of minorities and its re-emergence in the question of the "right of return" - 5. Primary legislation on religious freedom. a) The law on religious freedom, n.5, of 28 January 2004; b) The law against discrimination (n.405, of 23 July 2009); c) The law on human rights and the Ombudsman in Bosnia and Herzegovina (l. in the text amended on January 22, 2004) - 6. Legislation instrumental to confessional freedom in Bosnia-Herzegovina. a) School legislation and the specter of ethnic segregation; b) Association and service legislation: the Law on volunteering (2008), the Law on associations and foundations (2010) and the Law on civil status registers (2012); c) The legislation on administrative procedure (2004) at central and regional level. hints. The law on young people (2010); d) The ideological aftermath of the agrarian reform (1946) in the property legislation; e) The legislation on matrimonial and family law; f) The protection of religious freedom in "separate" organizational structures and in employment - 7. The framework of internal and external relations between the Churches and confessional communities. a) The Catholic Church and the renewed age of concordats; b) The Islamic community. The new secular and politically moderate course; c) The Serbian Orthodox Church in Bosnia-Herzegovina. The new fronts of the "custody" of Balkan nationalism - 8. The common inter-religious declarations of intent in the post-Dayton period for the re-establishment of institutions and inter-religious dialogue - 9. Bosnia-Herzegovina in the perspective of European integration
Parole chiave
Bosnia-Erzegovina; Balcani; libertà religiosa nei Balcani
Keywords
Bosnia and Erzegovina; Balkan; religious freedom on Balkan