Numero 1/2021ALESSANDRO ALBISETTI L’ermafrodito nell’immaginario canonistico
Numero 1/2020Giurisprudenza e legislazione amministrativa
RIASSUNTO
Il saggio ricostruisce le vicende legate all’invio, nei mesi iniziali del primo conflitto mondiale, di una missione speciale britannica in Vaticano, con la quale, dopo oltre tre secoli e mezzo di interruzione, vennero ristabilite relazioni ufficiali tra la Corona britannica e la Corte papale, seppure prive del carattere della reciprocità. Particolare attenzione viene dedicata alla disamina delle ragioni che portarono alla istituzione della missione, alla peculiare natura giuridica e ai compiti alla medesima affidati, alle attività e ai problemi che la rappresentanza britannica si trovò a dovere affrontare nel periodo convulso del conflitto bellico, ai tentativi della Sede Apostolica di sfruttare le rinnovate relazioni con la Corona britannica per riconquistare una visibilità e un ruolo attivo sulla scena politica internazionale e, soprattutto, per provare a legare l’impero britannico alle proprie aspirazioni rispetto ad una possibile internazionalizzazione della questione romana, prodromica ad una diversa soluzione della questione medesima al termine del conflitto. L’analisi condotta evidenzia luci ed ombre di quella che a ragione va considerata come una svolta storica nel plurisecolare svolgimento delle relazioni tra le Parti, sottolineando, nel complesso, il reciproco giovamento che le due Corti trassero dall’avvenuto ristabilimento di relazioni diplomatiche formali rispetto alla soluzione di tutta una serie di questioni di comune interesse.
PAROLE CHIAVE
Gran Bretagna, Santa Sede, Relazioni diplomatiche, Benedetto XV, Prima Guerra mondiale, Questione romana