Quaderno monografico n. 2DEBORAH SCOLART La discriminazione religiosa in Pakistan
Quaderno monografico n. 2MARIA CRISTINA IVALDI Diritto e religione nella Federazione Russa. Emblematici esempi di discriminazione
RIASSUNTO
Fin dalla Costituzione rivoluzionaria del 1979, l’Iran è un laboratorio di grande inter- esse per la costruzione di un modello di Stato islamico contemporaneo. Lungi dall’essere consolidato oggi, questo modello genera un ampio dibattito dentro e fuori l’Iran che tocca da un lato la struttura ierocratica del governo, dall’altro il rapporto tra democrazia e cittadinanza in una particolare prospettiva di laicità. L’analisi dello status delle minoranze religiose, sia musulmane (sunnite, alawite e druse, ma anche sufi) che non musulmane (ebrei, cristiani e zoroastriani che sono riconosciuti costituzionalmente, ma anche baha’i) è un banco di prova dello sviluppo di un processo democratico in Iran. Tuttavia, si deve tenere conto della retorica relativa alla costruzione di una forte identità nazionale in contrasto con una fattiva discriminazione giustificata all’interno dello storico istituto della dhimma. Nel frattempo, le cronache quotidiane registrano la limitazione imposta al pluralismo etnico e religioso dall’interpretazione ufficiale, operata dal clero sciita al potere, dei diritti e delle libertà fondamentali in contesto islamico.
PAROLE CHIAVE
Religioni e (limitato) pluralismo in Iran, Costituzione, democrazia e libertà religiosa, Status delle minoranze religiose