NEWSSANTA SEDE Per un’intelligenza artificiale al servizio dello sviluppo integrale della persona e della società. La Nota “Antiqua et nova” del 28 gennaio 2025 sul rapporto tra intelligenza artificiale e intelligenza umana dei Dicasteri per la Dottrina della Fede e per la Cultura e l’educazione (Fabio Balsamo)
Numero 2/2024MASSIMO DEL POZZO Origine e configurazione della potestà giudiziaria dei tribunali territoriali di seconda istanza nella Chiesa latina
Riassunto
La riforma del diritto matrimoniale assunse grande rilievo nell’opera di ammodernamento della legislazione italiana che, avviata dal governo a guida fascista a partire dal 1923, investì via via tutti i settori dell’ordinamento giuridico; e ciò principalmente per effetto del Concordato lateranense del 1929, che aveva riconosciuto effetti civili al matrimonio religioso cattolico. Benché il governo fascista si fosse impegnato per un progressivo allineamento dell’ordinamento civile al codice canonico nelle cosiddette res mixtae, le proposte inerenti la nuova disciplina sul matrimonio suscitarono un intenso dibattito che – in particolare intorno alla questione del riconoscimento dell’impotenza generativa come causa di nullità – si svolse a più riprese negli anni Trenta sulle pagine delle principali riviste di diritto ecclesiastico. Il saggio si propone di ricostruirne i tratti essenziali attraverso i contributi più significativi degli operatori e studiosi delle due branche del diritto coinvolte.
PAROLE CHIAVE
Riforma del codice civile; matrimonio; impotenza di generare; Codex juris canonici.