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Numero 2/2024ANDREA MICCICHE’ L’occupazione della Crimea e i profili della libertà religiosa: riflessioni a partire dalla sentenza della Grande Camera nella causa Ucraina c. Russia
RIASSUNTO
Le procedure concorsuali ed esecutive in generale costituiscono uno strumento fondamentale per la tutela dei creditori e la gestione delle situazioni di insolvenza delle persone giuridiche. Tuttavia, allorquando si tratti degli enti ecclesiastici, sorgono diverse problematiche relative alle modalità della loro esplicazione, in particolare in relazione alla distinzione tra beni funzionali alle attività di religione e di culto e beni strumentali ad attività diverse, talora svolte in regime di impresa. Sul punto, la separazione ai fini dell’esecuzione tra i beni strutturali e quelli “diversi” non sembra godere di un supporto normativo, rimanendo affidata a soluzioni di natura esclusivamente pretoria; il che presenta ripercussioni di notevole complessità nell’ottica della responsabilità patrimoniale dell’ente disponente, soprattutto nel caso di attività organizzata in forma imprenditoriale e commerciale, che postula un sempre maggiore assottigliamento del confine tra finalità di lucro e non profit. La mancanza di norme di legge specifiche che forniscano criteri definitori precisi crea un vuoto giuridico che necessita di essere colmato adeguatamente attraverso sinergie bilaterali di vario livello, al fine di coniugare il rispetto delle garanzie creditorie con la specialità confessionale degli enti ecclesiastici.
PAROLE CHIAVE
Ente ecclesiastico; imprenditore; procedure esecutive; responsabilità patrimoniale; beni strumentali