Numero 2/2023GIUSEPPE RECINTO Un diritto che ad oggi “non può trovare spazio”: il diritto alla genitorialità
Numero 2/2023MARZIA MARIA FEDE La nuova legislazione in materia di interruzione volontaria della gravidanza nella Repubblica di San Marino e nello Stato della California
RIASSUNTO
Nonostante i solenni proclami e gli impegni che radicano saldamente il diritto umano alla pace negli strumenti internazionali, culminati nella Dichiarazione ONU sul diritto alla pace del 2016, dal punto di vista giuridico il diritto umano alla pace continua a rimanere sostanzialmente indefinito nei suoi contenuti concreti e, soprattutto, scarsamente attuato a livello globale. Questo saggio, dopo aver esplorato i fondamenti normativi del diritto internazionale alla pace, sottolinea l’importanza della promozione di una educazione alla pace affinché il diritto alla pace non rimanga solo sulla carta, e propone alcuni possibili percorsi concreti per la diffusione di una cultura di pace nel mondo. In questa prospettiva, particolare attenzione è riservata al modello di curriculum per la cultura della pace e gli obiettivi di sviluppo sostenibile sviluppato da un gruppo eterogeneo di attori istituzionali e non istituzionali della società civile nel contesto dei paesi che hanno firmato gli Accordi di Abramo (ma potenzialmente estensibile come modello su scala globale).
Soprattutto, il saggio si concentra sulla importanza del ruolo del diritto e dei giuristi nella costruzione di una cultura di pace, con un focus specifico sulle potenzialità dell’approccio giuridico interculturale non solo rispetto alla soluzione delle questioni legate alla diversità culturale e religiosa, ma anche come strumento pratico per comprendere la natura dei conflitti e la loro risoluzione nel rispetto degli individui e dei gruppi, attraverso lo sviluppo delle conoscenze, degli atteggiamenti e delle competenze necessarie per raggiungere e sostenere una cultura globale di pace.
PAROLE CHIAVE
Pace; Diritti umani; Diritto alla pace; Istruzione; Diritto interculturale