Numero 1/2023YARU LI Marriage law: Possible interactions between the new Civil Code and the Code of Canon Law
Numero 1/2023GIOVANNI TURCO Natura, bene comune, prudenza politica. Premesse intellettuali alla vita civile nella Seconda Scolastica
Prendendo spunto da un celebre passo di Ovidio (Fasti II.127-132), in cui il poeta presenta Augusto quale “sanctus pater patriae”, oltre che “pater orbis” e “pater hominum”, l’articolo esamina il titolo di pater patriae (conferito ad Augusto, da parte di Valerio Massala, a nome del Senato, nel 2 d. C.). Tale appellativo (già adoperato per Romulus, Gaio Mario e Cicerone) pare richiamare, e al tempo stesso distinguersi, da quello di parens patriae (attributo, oltre che allo stesso conditor, a Furio Camillo e a Cesare) e i due nomi paiono rispecchiare, a livello civico e comunitario, le due diverse forme di paternità del mondo romano: quella del parens, il padre biologico, e quella del pater familias, il più anziano progenitore vivente, sacerdote dei sacra familiaria e unico detentore della patria potestas, cui sono associati i concetti di auctoritas e sanctitas. Il princeps “pater patriae” sembra quindi estendere la sua augusta potestas su tutti gli uomini della patria, che viene a coincidere con l’orbis, l’intero mondo.
Pater patriae, Augusto, auctoritas, patria potestas, Ovidio