Numero 2/2022Giurisprudenza e legislazione tributaria
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Circolare n. 247 del 23 marzo 2023 – Istituto Tecnico per il Turismo “Marco Polo” di Firenze
Il rapporto tra la libertà di educazione e la libertà religiosa è di indubbia complessità nel quadro dell’autonomia didattica, organizzativa, di ricerca e sviluppo delle scuole (art. 4 ss. del D.P.R. n. 275 del 1999).
A riportare l’attenzione sul tema della garanzia dei diritti di libertà all’interno della scuola è la recente vicenda che ha interessato l’Istituto Tecnico per il Turismo “Marco Polo” di Firenze.
Con la circolare n. 247 del 23 marzo 2023, il dirigente dell’Istituto, a seguito della richiesta di alcuni studenti musulmani, ha introdotto la possibilità di effettuare la preghiera prevista dai rituali del Ramadan durante l’orario scolastico. Nello specifico, si è stabilito che «a partire dal 27 marzo fino al termine del Ramadan stesso, durante il secondo intervallo, dalle 11.35 alle 11.45, gli studenti di fede musulmana potranno recarsi nell’Aula Angela Fiume […] e in aula Liberamente» (Circolare n. 247 del 23 marzo 2023 dell’Istituto Tecnico per il Turismo “Marco Polo” di Firenze).
La circolare, che introduce per la prima volta la possibilità di adibire spazi scolastici ad aule di preghiera per gli studenti musulmani, appare di indubbio interesse dal punto di vista della garanzia del pluralismo religioso nella scuola pubblica italiana.
In questa direzione di tutela delle identità specifiche, peraltro, la decisione del dirigente non sembra discostarsi di fatto dalle diverse e precedenti circolari scolastiche che - pur sempre nel rispetto delle scelte individuali degli alunni e delle rispettive famiglie - hanno riguardato, ad esempio, talvolta la preparazione di momenti di preghiera in vista dell’inizio o della conclusione dell’anno scolastico (ex plurimis, cfr. Circolare n. 24 del 2016 dell’Istituto Comprensivo Statale “Via Dante” di Carpenedolo; Circolare n. 412 del 03 maggio 2022 dell’Istituto Comprensivo “A.B. Sabin” di Segrate); altre volte, la previsione dell’uscita dalla scuola durante la pausa pranzo per consentire l’osservanza del Ramadan agli studenti di fede islamica (ex plurimis, cfr. Circolare n. 203 del 03 marzo 2023 dell’Istituto Comprensivo Statale “Koiné” di Monza; Circolare n. 74 del 20 marzo 2023 dell’Istituto Comprensivo Statale “Breda” di Sesto San Giovanni); altre volte ancora, la partecipazione di tutti gli studenti a momenti di preghiera interconfessionale, quale importante «occasione di unità culturale nel segno dell’abbattimento di ogni barriera sociale e religiosa» (ex plurimis, cfr. Circolare n. 58 del 13 dicembre 2017 dell’I.C.S. “D. Cimarosa” di Aversa).
Tali pratiche organizzative e didattiche possono senz’altro ritenersi indicative del peculiare contributo dei dirigenti e degli insegnanti nella promozione di una cultura scolastica che sia effettivamente inclusiva. Da questo punto di vista, anche l’innovativa circolare dell’Istituto Tecnico per il Turismo “Marco Polo” di Firenze può concorrere ad orientare azioni di ‘rinnovamento’ della didattica, oltre che della partecipazione attiva e dello scambio reciproco tra tutti gli studenti, che tengano conto del contesto sempre più multireligioso e multiculturale della scuola italiana in una prospettiva di tutela e valorizzazione delle diversità.
Fonte: https://www.ittmarcopolo.edu.it
Caterina Gagliardi
PAROLE CHIAVE
Libertà religiosa, autonomia scolastica, pluralismo religioso, Ramadan, aule di preghiera, specificità delle proposte integrative, inclusione sociale