RIASSUNTO
I profili ecclesiasticistici venuti in rilievo con la diffusione del Covid-19 hanno riguardato non soltanto l’impatto che hanno avuto le misure restrittive introdotte per il contenimento del virus sull’esercizio del culto, ma hanno altresì delineato ulteriori prospettive di interesse attinenti la possibilità di configurare il vaccino anti covid quale forma di ingerenza all’ esercizio della libertà religiosa.
Quest’ultimo aspetto viene affrontato nel presente contributo, con il quale, attraverso l’analisi della più recente giurisprudenza, si conferma l’esclusione di spazi per l’obiezione di coscienza qualora il rifiuto opposto alle pratiche vaccinali o alle trasfusioni di sangue proveniente da soggetti vaccinati sia ancorato alle sostanze utilizzate per la produzione del serio vaccinale, in particolare di linee cellulari fetali umane ottenute da aborti volontari.
PAROLE CHIAVE
Vaccini, Trasfusioni, Tessuti abortivi, Obiezione di coscienza, Potestà genitoriale, Minori