Numero 1/2020SARA LUCREZI In ostaggio. Giuramenti rituali nella religione Edo e loro implicazioni nella tratta di persone
Numero 1/2020MARIA ISABELLA CORTEGGIANI Famiglia ed affido, fra Magistero pontificio e legge italiana
RIASSUNTO
Negli ultimi decenni sono sempre più avanzati gli studi legati alla diplomazia culturale e al dialogo interculturale. Ma cosa si intende con “diplomazia culturale”? Per essa si intende quella pratica di azioni soft, che tende a determinare collaborazioni tra Enti e tra Stati diversi. È possiamo definire l’espressione soft power come la possibilità di costruire un’azione, una volontà moderata, che abbia la capacità di ‘tenere insieme’ le culture. Sotto questo aspetto abbiamo intenzione di soffermarci sulla possibilità di pensare la predicazione di Gesù come una forma originaria di soft power. Se ritorniamo all’epoca e alla visione del giudaismo, abbiamo la possibilità di entrare in un sistema in cui si estrinsechi un hard power, un “potere forte” di leggi scritte, legate alla tradizione del Vecchio Testamento e, a partire dal I secolo d.C., una forma di potenza e del suo esercizio del tutto nuova, la potenza impotente della predicazione, che troverà i suoi pionieri non solo in Gesù, ma anche in Giovanni Battista.
PAROLE CHIAVE
Potere, Diplomazia, Legge, Cristianesimo, Amore