Sommario
1. L’interesse della dottrina ecclesiasticistica per la realtà statunitense nell’ambito dell’attuale dibattito sulla crisi di sovranità e la rilevanza del rapporto diritto/religione - 2. Recenti tensioni del separatismo statunitense: la Corte Suprema federale alle prese con il problema della esposizione pubblica dei Dieci Comandamenti - 3. L’opzione separatista statunitense ed il suo significato: peculiarità delle origini e permanenza di un essenziale “favor religionis” - 4. Le linee essenziali dello sviluppo giurisprudenziale federale sulla clausola di separazione - 5. In particolare, le acquisizioni della Suprema Corte per riguardo alla presenza simbolica del religioso nello spazio pubblico - 6. Il significato delle decisioni della Corte Suprema federale tra sostanza delle soluzioni adottate e rilevanza delle singole opinions - 7. L’affermazione della legittimità dell’esposizione pubblica dei Dieci Comandamenti nel caso Van Orden v. Perry tra riconoscimento del significato religioso e sua possibile rilevanza civile: l’incidenza della tradizione - 8. La via alternativa nella valutazione della rilevanza civile del riferimento religioso: la peculiarità dei contesti e delle modalità dell’esposizione - 9. Il contestuale riconoscimento della illegittimità dell’esposizione in Mc. Creary County et Al. v. American Civil Liberties Union of Kentucky et Al.: decisività della valutazione sul contesto - 10. L’ancoramento delle decisioni della Corte a profili di natura sostanziale (nella specie, esigenze di tutela della libertà di coscienza e di salvaguardia della pace religiosa) quale cifra del separatismo statunitense, ragione e limite della rivendicazione dei diritti dello Stato federale. Considerazioni di sintesi e prospettive di indagine
Parole chiave
Stati Uniti; Dieci Comandamenti; simboli religiosi; Corte Suprema