Numero 2/2022ALESSANDRO ALBISETTI Canterbury. Rileggendo i Racconti di Chaucer
Numero 2/2022LEONARDO CAPRARA I tribunali ecclesiastici nell’Inghilterra medievale
RIASSUNTO
Tra i secoli XII e XIII, il “Regnum Siciliae” emerse in Europa come istituzione che diede forte coesione politica, sotto l’idea di un potere pubblico unitario, a una vasta area territoriale dotata di una popolazione multietnica e multireligiosa. Nelle rappresentazioni testuali e iconografiche, la sovranità dei re di Sicilia si colloca al crocevia della concezione biblica di regalità e dell’idea di “maiestas” ereditata dalla tradizione romano- bizantina. Da Ruggero II a Federico II, la legislazione regia rappresentò un primario strumento di governo del regno. Al di sopra dei ricorrenti conflitti tra Regno e Papato, la religione e l’idea dell’alleanza fra trono e altare furono concepite come fondamentali strumenti di governo.
PAROLE CHIAVE
Regnum Siciliae, diritto, religione, legislazione, Ruggero II, Assisae, Federico II, Liber Constitutionum