Numero 1/2019ANDREA BORRONI La kafalah: uno studio di diritto comparato
Numero 2/2014ANTONIO GUARINO Recensione a Gianfranco Macrì, Marco Parisi, Valerio Tozzi, Diritto civile e religioni, Roma- Bari, Editori Laterza, 2013, pp. 308
RIASSUNTO
Il contributo si propone di indagare, in un’ottica comparatistica, la disciplina delle espressioni artistiche e musicali nel prisma del diritto shariatico, con riferimento alla natura di tali espressioni e alle restrizioni dettate dal testo coranico, primo tra tutti il divieto di idolatria. Seguendo un approccio diacronico, il contributo pone in risalto come la ratio della regolamentazione dell’espressione artistica e musicale abbia costituito il portato storico del passaggio dall’era preislamica alla proclamazione della sharia, con sviluppi significativi, grazie agli influssi della tradizione profetica e alle fatwa, anche di epoca più recente. In conclusione, sarà evidenziato come, da un’analisi delle fonti di diritto shariatico, emerga una marcata dicotomia tra approccio scritturalista e visione modernista, che conduce a qualificare l’attività artistico-musicale haram solo in ragione di altre proibizioni, elemento che rivela la componente dinamica ed evolutiva del diritto islamico.
PAROLE CHIAVE
Regolamentazione dell’espressione artistico-musicale, legge shariatica, attività haram-halal