Quaderno monografico n. 1ALESSANDRO DIDDI I novant’anni del Codice di procedura penale dello Stato della Città del Vaticano
Quaderno monografico n. 2MARIA D’ARIENZO La discriminazione religiosa nel contesto nazionale ed europeo. Considerazioni introduttive
RIASSUNTO
Le politiche di pulizia etnica e gli spostamenti forzati di popolazioni colpiscono i gruppi minoritari, compresi quelli religiosi, con impressionante frequenza. In queste situazioni, tra gli strumenti di reazione a disposizione della Comunità internazionale vi è la repressione delle condotte di sterminio delle minoranze attraverso il perseguimento degli autori di tali atrocità se queste ultime equivalgono a condotte penalmente rilevanti ossia, innanzitutto, al genocidio.
Tuttavia, la qualificazione del crimine di genocidio non è priva di difficoltà così che molto spesso tale crimine non è dimostrabile in mancanza di alcuni dei numerosi requisiti necessari per la sua sussistenza. Minori ostacoli si incontrano invece con riferimento al crimine di persecuzione che egualmente si attaglia alle violazioni massicce e generalizza- te dei diritti umani rispetto ai membri di gruppi minoritari.
Il presente articolo intende analizzare questo “bipolarismo” accusatorio tra genoci- dio e persecuzione che caratterizza, nella prospettiva del diritto penale internazionale, la repressione degli stermini sistematici delle minoranze, in particolare quelle religiose.
PAROLE CHIAVE
Minoranze religiose, Genocidio, Persecuzione