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RIASSUNTO
Il contributo, a partire dalla più recente giurisprudenza della Corte di Cassazione, intende approfondire il tema della lesione del sentimento religioso collettivo perpetrata attraverso la strumentalizzazione malavitosa dei riti religiosi. La rilevanza che assumono, ai fini dell'accertamento della sanzionabilità penale di siffatte condotte, le disposizioni che, in ambito ecclesiale, regolamentano l'ordinario svolgimento delle funzioni e delle pratiche religiose e la possibilità della comunità religiosa lesa di costituirsi parte civile nel processo penale confermano l'importanza che può rivestire l'azione di repressione del delitto di turbatio sacrorum quale strumento di reciproca collaborazione tra ordinamento statuale e ordinamento canonico nelle rispettive azioni di contrasto al crimine organizzato.
PAROLE CHIAVE
Art. 405 c.p., turbatio sacrorum, turbamento di funzioni religiose, strumentalizzazione mafiosa dei riti religiosi