Numero 2/2007PAOLO DI MARZIO Giustizia fondamento della democrazia
Numero 1/2018VINCENZO PACILLO Introduzione
Sommario
1. Note introduttive - 2. Il corale nella riforma liturgica di Martin Lutero - 3. L’ordinamento liturgico di Lutero - 4. Il canto nella riforma liturgica di Calvino - 5. Il Salterio ginevrino - 6. Brevi note conclusive.
RIASSUNTO
L’elemento identitario proprio del Corale luterano e del Salterio di Ginevra ha contribuito in maniera efficace alla diffusione dei rispettivi culti, quale espressione della propria fede rispetto alle altre appartenenze confessionali. La concezione teologica del canto e la differente posizione dei Riformatori sull’uso della musica in ambito cultuale ha consentito indubbiamente la realizzazione di riforme liturgiche che contrassegnano una nuova ecclesiologia in contrapposizione alla tradizione cattolica, sebbene proprio le diverse regolamentazioni sulle modalità di utilizzo del linguaggio musicale all’interno della liturgia evidenzino la diversità tra le differenti interpretazioni del cristianesimo.
PAROLE CHIAVE
Lutero, Calvino, Musica sacra, Salterio