Numero 2/2020FABIO VECCHI Recensione a PÉTER SZABÓ (a cura di), Primacy and Synodality. Deepening Insights, Proceedings of the 23th Congress of the Society for the Law of the Eastern Churches, Debrecen, September 3-8, 2017
Numero 2/2020FABIO VECCHI Recensione a Matej Pavlič, L’insegnamento della religione nelle scuole pubbliche nei Paesi della ex Jugoslavia
RIASSUNTO
Nell’attuale stato di pandemia, in cui la partecipazione alle liturgie e ai sacramenti risulta fortemente limitata, la Chiesa cattolica si è adoperata per trovare modi e tempi di risposta all’emergenza Covid-19 e, seguendo i «segni dei tempi», ha adattato le forme di svolgimento dei munera ecclesiae, primo fra tutti il munus sanctificandi, al fine di perseguire la salus animarum. In questo contesto il sacramento della penitenza riveste un’importanza centrale, dato che pone maggiormente in risalto il legame inscindibile fra l’aspetto formale e quello sostanziale del diritto, particolarmente in un ordinamento che dispone di strumenti di flessibilità in grado di applicare l’aequitas come mezzo per il suo stesso aggiornamento. Le circostanze presenti hanno reso ancor più necessario il sacra- mento della riconciliazione, stimolando la Chiesa a recuperarne antiche ed eccezionali forme di amministrazione ed al contempo a svilupparne di nuove, come la drive confession. Ponendo l’accento sulla confessione quale “medicina dell’anima” e, pertanto, sul confessore quale medicus animarum oltre che iudex peccatorum, la Chiesa ha così sotto- lineato come a prevalere debba sempre essere la salus animarum.
PAROLE CHIAVE
Pandemia, confessione, salus animarum